Dal 5 al 19 ottobre 2014 si terrà il Sinodo straordinario dal titolo “Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Papa Francesco ha così voluto chiedere di far convergere le riflessioni sulla cellula fondante della società e su quella che i Padri conciliari hanno chiamato “Chiesa domestica” (LG 11).
Nella storia bimillenaria della Chiesa è successo solo altre due volte, nel 1969 e nel 1985, rispettivamente in tema di Conferenze episcopali e per i vent’anni dal Concilio Vaticano II: dal 5 al 19 ottobre del prossimo anno l’argomento del Sinodo straordinario avrà per titolo «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Papa Francesco ha così voluto chiedere di far convergere le riflessioni sulla cellula fondante della società e su quella che i Padri conciliari hanno chiamato «Chiesa domestica» (Lumen Gentium, 11) o «santuario domestico della Chiesa» (Apostolicam Actousitatem, 11). Già al termine del Sinodo dei Vescovi del 1980 era stata raccolta una forte richiesta di attenzione alla famiglia e Papa Giovanni Paolo II aveva risposto l’anno successivo con l’esortazione apostolica «Familiaris Consortio», documento fondamentale per la pastorale familiare che riassume in questi quattro punti i compiti generali della famiglia cristiana: formare una comunità di persone, servire la vita, partecipare allo sviluppo della società, partecipare alla vita ed alla missione della Chiesa.
Pochi giorni fa, durante l’udienza del 9 ottobre, nel trattare della cattolicità della Chiesa, papa Francesco ha ricordato che «in famiglia a ciascuno di noi è donato tutto ciò che ci permette di crescere, di maturare, di vivere. Non si può crescere da soli, non si può camminare da soli, isolandosi, ma si cammina e si cresce in una comunità, in una famiglia. E così è nella Chiesa!».
Un Sinodo straordinario sulla famiglia si presenta come un’ottima occasione per ripartire dalla verità del Vangelo sui temi che riguardano le relazioni più significative delle persone, quelle che implicano il dono di sé all’altro e aprono alla trasmissione della vita. Non si tratta allora solo di definire regole e tracciare confini (sarebbe limitarsi a quello che Papa Francesco ha stigmatizzato come il «sacramento della dogana pastorale»), ma di individuare percorsi efficaci in grado di partire dalla situazione concreta nella quale si trovano le persone, per saperle accogliere ed ascoltare, offrendo loro la bellezza, la forza e la novità della proposta cristiana.
Per approfondire:
Sinodo dei Vescovi – Documento preparatorio LE SFIDE PASTORALI SULLA FAMIGLIA NEL CONTESTO DELL’EVANGELIZZAZIONE [vai al sito]
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